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Enrico Pieranunzi: la parola al piano solo

6 Maggio 2010

“Si chiama “Wandering” l’ultimo lavoro registrato in studio dal maestro Enrico Pieranunzi. Ed in questo nuovo Cd, edito dalla casa discografica Camjazz, il musicista capitolino esplora luoghi e paesaggi sconosciuti che, attraverso le note del suo pianoforte, vengono trasformati in suoni, musica e colori. Ed è proprio il pianoforte l’unico protagonista di questo viaggio, un pianoforte che dà ampio spazio alla ricerca sonora e alla sperimentazione. Pieranunzi stesso ci racconta i retroscena e la gestazione di un’opera dedicata interamente a questo strumento”.

Maestro, cominciamo analizzando il titolo di questo Cd: ci sono 4 brani chiamati Wandering e questa parola ci sembra che sia il filo conduttore dell’intero lavoro: ce ne vuole spiegare il significato?

“Wandering vuol dire vagabondare ed è una parola che in questo contesto è collegata all’improvvisazione. Le quattro tracce con questo titolo costituiscono 4 esecuzioni in luoghi sconosciuti; per esempio, quando una persona vagabonda, può essere attratta da una via, da un paesaggio o da un panorama trovato lungo la strada. E questa persona, magari incuriosita da un particolare, si avvicina a questo luogo cercando di trovare qualcosa che non conosce. Quindi, Wandering rappresenta l’idea di un viaggio casuale ed estemporaneo collegato all’improvvisazione”.

Quindi, questa parola può anche rappresentare lo specchio di uno stato d’animo particolare?

“Certamente, tutto il Cd rappresenta un viaggio ed il titolo sottolinea questo aspetto di esplorazione verso luoghi in parte conosciuti e in parte sconosciuti. Tutte queste tracce numerate sono improvvisazioni inventate sul momento. Magari ho visto un luogo che mi affascinava o dal quale ero incuriosito e la musica diventa la metafora per raccontarlo; un accordo mai suonato o combinazioni da approfondire possono diventare i mezzi per costruire una storia. Nel complesso sono tanti piccoli racconti con un unico filo conduttore… Dei racconti di viaggio se vuoi”.

Ci vuole raccontare la storia di questo Cd?

“La maggioranza dei brani è improvvisata completamente, ma alcuni di questi come Fermati a guardare il giorno, Rosa del mare e For my true love esistevano già. Sono dei brani melodici e ho deciso di metterli come contrasto accanto ad altri di linguaggio più complesso. Tutti gli altri, invece, sono improvvisati e, quindi, sono brani irripetibili che io non saprei più rifare. Durante il giorno in cui ho registrato, li ho incisi insieme a molti altri e poi li ho scelti. In genere l’idea di un Cd è quella di un percorso meditato, ma in questo caso, sebbene l’insieme sia voluto, i brani sono quasi tutti improvvisati, come un libro di racconti collegati gli uni agli altri. L’improvvisazione resta sempre un mistero: l’ascoltatore la può manipolare come vuole perché può ascoltare i brani nell’ordine che preferisce, mentre tu che suoni puoi compiere il tuo viaggio personale”.

In questo Cd si percepisce la presenza di una sperimentazione continua: che tipo di ricerca sonora c’è dietro Wandering?

“Nei brani improvvisati cerco e scruto sempre nuovi materiali. Immagina, per esempio, che tu dica ad un bambino di fare un gioco con le parole; gli dici cielo e terra e con questi due termini ci deve costruire un racconto. Io faccio la stessa cosa con la differenza che i materiali che utilizzo non sono le parole, ma i suoni e gli accordi. Quando improvviso cerco di indirizzare questi materiali sfruttandone le potenzialità in forma di racconto”.

Per lei ha un significato particolare incidere un Cd di piano solo?

“Ce l’ha di sicuro! È chiaro che è un ‘esperienza di riflessione che va in varie direzioni; a volte comunichi qualcosa a te stesso e inoltre può essere anche un grosso terreno di sperimentazione e ricerca. Il pianoforte ha questa peculiarità di autosufficienza e si presta a vari tipi di riflessioni e racconti. E’ uno strumento molto particolare mai uguale a se stesso, come un oceano infinito… E’ difficile immaginare di poterlo conoscere tutto”.

Maestro, per concludere ci vuole dire quali saranno i suoi prossimi impegni?

“Probabilmente ci sarà un live importante con musicisti americani”.

Tra i prossimi live di Pieranunzi il doppio appuntamento del Montemartini Blue Note il 7 e l’8 maggio e l’Ischia Jazz Spring del 15 maggio.


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