Alexanderplatz
Una cosa è certa: tutto il Jazz che conta, in Italia e nel mondo, prima o poi passa per l’Alexanderplatz. Siamo nel quartiere Prati, a due passi dalla città del Vaticano; il più antico jazz club italiano è situato in via Ostia, una traversa di Via della Giuliana, e per notarlo basterà far caso alla lunga fila di persone ferme davanti all’entrata. Forse vi stupirà il fatto che dovrete scendere da una piccola scala, ma quello che ora è uno dei principali punti di riferimento della scena capitolina, un tempo era un lugubre scantinato inutilizzato. Ma eccoci all’interno dell’Alexanderplatz. Il locale è molto colorato, la luce è piuttosto calda e sui muri ci sono le firme di tutti i più grandi jazzisti che vi hanno fatto visita. Sulla destra c’è il bar, mentre alla vostra sinistra, visibile attraverso una porta ad arco, c’è la sala più grande, quella del palco. Quindi potete scegliere di sostare al bancone, consumando qualche cocktail, o sedervi a guardare da vicino il concerto in programma.
La storia del locale merita di essere raccontata perché non stiamo parlando solo di un locale in cui si ascolta Jazz, ma di uno dei luoghi che hanno contribuito a creare la scena Jazz di Roma. Tutto nasce da un’intuizione di Giampiero Rubei (anche presidente del Villa Celimontana Jazz Festival) che nel 1980 rileva una fatiscente cantina e la trasforma in un luogo di ritrovo per musicisti per poi, nel corso degli anni, iniziare ad organizzare i primi concerti. Si direbbe una partenza in salita, se consideriamo che la scena musicale Jazz era pressoché inesistente in quel periodo. E, invece, la scommessa riuscì. Molti, fra i più grandi musicisti Jazz del mondo, hanno lasciato la loro firma sui muri dell’Alexanderplatz e molti la lasceranno ancora.
Via Ostia, 9
06 39742171
info@alexanderplatz.it
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